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Mercoledì 30 marzo, nell’aula magna della Scuola Secondaria di 1° Grado G. Verga dell’I. Comprensivo Capuana di Barcellona P.G. (ME), si è tenuto un incontro di formazione promosso dall’Arma dei Carabinieri per discutere temi importanti e attuali, vicini agli adolescenti, allo scopo di favorire non solo lo sviluppo della loro conoscenza del mondo contemporaneo ma anche la loro capacità di valutazione, di confronto e di scelta personale.

Gli studenti delle classi terze hanno incontrato il comandante della sezione operativa di Barcellona Pozzo di Gotto, ten. Francesco Severo, che ha parlato di bullismo, cyberbullismo, sicurezza stradale, nonché di regole da rispettare, comportamenti e atteggiamenti da adottare per una convivenza civile.

Il comandante ha affrontato alcuni degli esempi di illegalità ben presenti nella società odierna e ha parlato del valore essenziale della legalità, sul quale si fonda la possibilità stessa di una convivenza civile degna di questo nome, rispettosa delle regole che disciplinano il nostro vivere, senza le quali sarebbe inevitabile il ritorno alla violenza e alla sopraffazione così frequenti nella storia trascorsa e tuttora largamente diffuse.

Lo scopo di tale incontro è stato anche quello di far conoscere ai ragazzi il lavoro dei carabinieri, che svolgono un ruolo molto importante e delicato ma anche pericoloso, in quanto ogni giorno rischiano la vita per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Francesco Severo ha puntualizzato quanto sia rilevante che la popolazione riponga fiducia nelle forze dell’ordine. I carabinieri devono essere e sono infatti un punto di riferimento per tutti, sia nei piccoli centri che nelle città.

Durante l’incontro si è parlato dell’importanza di creare nei giovani una cultura della legalità, cioè una preparazione che li aiuti a vivere nel rispetto delle leggi e a capire che queste sono fondamentali per costruire un mondo più sicuro. Il modo di vivere la vita seguendo le regole deve essere impartito sin dalla più tenera età ed è per questo che è importante parlarne sia in famiglia che a scuola.

Il tenente ha parlato poi della Costituzione Italiana e di come la prima parte della legge fondamentale del nostro Paese contenga, innanzitutto, un ampio riconoscimento dei diritti civili e politici dell’uomo; ha sottolineato che questi diritti non vanno violati e che tutti i cittadini hanno pari diritti e dignità e non devono essere offesi e/o oltraggiati. Il ruolo delle forze dell’ordine è quello di far rispettare le leggi cercando di prevenire che gli illeciti prendano piede e, se necessario, assicurare alla giustizia coloro che le hanno violate.

Un’altra tematica affrontata è stata quella del bullismo, un fenomeno purtroppo molto frequente tra i giovani, soprattutto a scuola, e il cyberbullismo, ancora più insidioso e rischioso perché avviene in rete e ha una maggiore risonanza e pericolosità. Sicuramente a causa della pandemia e in seguito al lockdown, i ragazzi si sono rifugiati nei social e il loro rapporto con Internet ha sostituito le relazioni umane; da qui la frequente perdita di razionalità e di equilibrio, fino alla creazione e alla diffusione di giochi pericolosi e situazioni ambigue che, nei casi più gravi, si sono tramutate in stalking e/o altre forme di violenza. L’articolo 612 bis del codice penale tutela lo stato emotivo e psicologico della vittima di queste azioni, che costituiscono un vero e proprio reato punito anche con la reclusione.

Successivamente la discussione si è spostata sulla pericolosità dell’uso delle sostanze stupefacenti e sull’educazione alla sicurezza stradale, che è necessaria per evitare stragi e sciagure.
L’affermazione della legalità è una battaglia che spetta a ogni cittadino e non solo alle forze dell’ordine e ai magistrati, a cui certamente tocca il compito fondamentale di proteggere gli innocenti, indagare e punire i colpevoli. Si tratta di una sfida che tuttora attende di essere vinta dalla parte migliore della società e che coinvolge i comportamenti quotidiani di ognuno, perché è da ogni nostra azione che si costruisce e si difende la legalità. Questo valore richiede la consapevolezza e l’impegno dei cittadini e in particolare dei giovani. Quindi laa vita di tutti può essere migliorata se da ciascuno viene fatta, con maturità, la scelta di rispettare le regole e le persone che vivono intorno a noi; nella convinzione che proprio tale scelta ci assicura il diritto di esigere, a nostra volta, il pieno rispetto dei nostri diritti, altrimenti feriti da prepotenze e abusi.

reporter Simone Paratore
classe III B
Scuola Secondaria di Primo Grado G. Verga