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Un derby ha sempre qualcosa in più di coinvolgente ed affascinante, specie se a scendere in campo domani al ‘Tupparello’ con calcio d’inizio alle 15 per la settima giornata del girone I di serie D, sono Acireale e Igea Virtus davanti ad una cornice di pubblico che si preannuncia di oltre 2000 spettatori.

Una domenica di calcio tra due compagini che non risparmieranno fatica e sudore per regalare uno spettacolo degno di altre categorie. Un giornata che potrebbe essere solo uno spot per il calcio siciliano all’insegna del buon calcio e del divertimento senza trascurare i valori sani dello sport.

Per i giallorossi la gara di domani rappresenta un ennesimo banco di prova di questo ottimo inizio di stagione, contro un Acireale allestita per i piani alti del torneo di serie D. La squadra di mister Peppe Raffaele che mantiene l’imbattibilità tra campionato e Coppa Italia, ha sempre ben fatto nelle gare precedenti ed anche in esterna su campi difficli e formazioni di assoluto spessore tecnico come Nocerina e Gela. L’Igea Virtus che domani scenderà in campo, con il classico 4-3-3, non vuole certamente deludere i più di 200 tifosi che seguiranno anche domani i propri beniamini, per far sentire il proprio calore e sostegno sugli spalti del Tupparello.

Un match che torna a distanza di due stagioni, quando, in Eccellenza, i granata e l’Igea Virtus si contendevano il salto di categoria. Lo scorso anno, dopo un campionato ad alti livelli e aver sfiorato la promozione, la formazione etnea chiude in seconda piazza, supera i play-off del girone ma si ferma alla fase nazionale contro l’Altamura.
La promozione arriva comunque in estate tramite ripescaggio e dopo cinque anni i granata ritrovano la Serie D. E per la nuova stagione il club del presidente Rino Pulvirenti decide di ripartire dalla conferma di mister Gaetano Catalano, ma la sua avventura dura appena quattro giornate e, con sei punti conquistati, a fine settembre viene sostituito da Pietro Infantino, che, invece, conquista 4 punti nelle ultime due gare contro Vibonese e Messina, che valgono l’attuale sesto posto a quota 10.
Andando all’avversario di domani, dopo il Portici, quindi, per l’Igea Virtus un’altra matricola che ha puntato su uomini d’esperienza per il ritorno in quarta serie: ceduti, tra gli altri, Cirnigliaro, Ferla, Zappalà, Tosto, Pettinato, Piyuka, Contino, Santino Biondo, ex di turno, e D’Agosta, l’Acireale si è assicurata calciatori come l’attaccante Dario Barraco e, in chiusura di mercato, il centrocampista Sergio Almiron con un passato in Serie A con Empoli, Juventus, Bari e Catania.

Per l’Acireale, oltre Almiron nella rosa nomi sicuramente di spicco, ma non sono da meno i difensori Alessandro Manes (1994), Alessandro Di Maio (‘87), Claudio Sciannamè (‘87), i centrocampisti Salvatore Cocimano (‘90), Alessio Lo Nigro (‘90) e Luciano Gualdi (‘89) e gli attaccanti Alessandro Aloia (‘96) ed Emanuele Testardi (90).

Un organico di primo livello e di categoria, arricchito da giovani validi in un parco juniores che comprende i due portieri, classe 1998, Salvatore Barbieri e Andrea Scapolo, il difensore Mattia Tumminelli (‘97), i centrocampisti Salvatore Lombardo (‘99) e Francesco Palermo (‘98) e l’attaccante Orazio Pannitteri (‘99).

Per i giallorossi la probabile formazione anti-Acireale sarà su 10/11 analoga a quella vista con il Portici: in porta Ingrassia, in difesa Fontana e capitan Dall’aglio al centro, sulle fascie D’Antonio dovrebbe subentrare a Raia, a destra sempre Ferrante, in mezzo al campo sarà il solito il playmaker Pitarresi, interni di mediana Giovanni Biondo e Kevin Biondi, in attacco confermato il trio Merkaj, Kacorri e Fioretti.

Acireale-Igea Virtus, due storiche e importanti società del panorama siciliano, quindi, si affronteranno a viso aperto, sesta contro terza in classifica e con tanta voglia di ben figurare. Per i granata c’è sete di sorpasso mentre i barcellonesi vogliono continuare la scia positiva con concentrazione, compattezza ed umiltà, veri ingredienti del team del presidente Nino Grasso.   

L’incontro sarà diretto da Marco Sicurello della sezione di Seregno, coadiuvato dagli assistenti Matteo Treve della sezione di Seregno e Matteo Besozzi della sezione di Sondrio.

(Foto Puccio Rotella)