Si è tenuto nel pomeriggio di sabato scorso, 20 novembre 2021, presso la “Casa della Fanciulla FMA” l’incontro inaugurale del Percorso Formativo 2021-2022 del Gruppo Famiglie Adottive “Abbiamo adottato un bambino”.
Moderatrice dell’importante appuntamento è stata Katia Mallarino, la quale, in premessa, a nome delle famiglie adottive ha ringraziato le suore e in modo particolare la nuova direttrice suor Carla che ha preso il posto di suor Rosalia, per l’accoglienza che continuano a dare. “Siamo partiti in ritardo ma ci tenevamo ad essere in presenza. Adesso ciascuno dei formatori spiegherà la propria parte e professionalità. Abbiamo una novità: una piccola biblioteca sul tema che si amplierà e ognuno può prendere un testo. Altra novità delle professionalità che si sono aggregate e che proporranno degli incontri come Anna Rizzo, esperta di economia aziendale che già conoscete dallo scorso anno, la Dott.ssa Ballato, endocrinologo che porta i suoi saluti ma è impegnata oggi in una guardia medica.
Quindi ha preso la parola l’Assessore Roberto Molino il quale ha portato anche i saluti del sindaco attualmente acciaccato. “Quando con Pinuccio parlo di questa struttura a lui brillano gli occhi. Ogni volta che ci troviamo a parlare di questo luogo ne parliamo come un posto dove nascono belle iniziative, belle situazioni. Lo vedo come un momento di confronto e di formazione. Faccio i complimenti all’iniziativa che avete preso da anni. Do il benvenuto a Suor Carla e le auguro un buon lavoro. Ascolterò con interesse ciò che direte.”
Primo intervento quello di suor Marilena che ha così esordito:! “Bentornati, è bello vedersi. Questa è un’opportunità per crescere insieme. Nel mio lontano passato ho fatto una tesi di laurea in Brasile e lì ho imparato tanto, mi trovavo davanti a bambini che avevano una prospettiva, ovvero la certezza che il futuro sarà migliore. Dobbiamo essere propositivi, avere degli obiettivi e far si che le nostre fragilità sia un punto di partenza. Da quell’esperienza ho capito che la vita ti forma. L’ esperienza che facciamo dell’amore è un vuoto a perdere e ha una grande forza.”
A seguire ha preso la parola Giuseppe Scilipoti, teologo, che si è presentato dicendo di essere di Barcellona di avere 30 anni e di aver seguito già dall’anno scorso le famiglie di Barcellona. Ciò per lui è stato croce e delizia. Delizia nel vedersi, croce quando non ci si vede in presenza. “Sono contento di vedervi qui in presenza. Io seguirò gli adolescenti, ma ciò non esclude che io possa essere in altri gruppi. Sono disposto a fare spazio nei miei impegni per esserci. Spero di essere all’altezza, ci proverò. Sono qui a vostra disposizione coadiuvato da tutto lo staff e se suor Carla si infila nello stesso non mi dispiacerebbe.
Terzo intervento quello di Giusy Picciolo, psicologa e psicoterapeuta, che da diversi anni si occupa di adolescenti e di famiglie adottivo. Ha così esordito: “Vorrei ritornare sul tema dell’amore di cui parlava suor Marilena. Da due anni e mezzo ci confrontiamo col bisogno di ciascuno di noi, bisogno d’amore e come lo vogliamo. Ma dovremmo confrontarci più sulla dimensione del dare amore, secondo il concetto di gratuità, senza aspettarci niente in cambio. Allora mi viene da pensare alle aspettative che ciascuno di voi ha venendo qui, mi piacerebbe che le diceste. Facendo adesso riferimento a ciò che diceva prima Giuseppe, purtroppo l’unico mezzo per vederci è stato farlo sulla rete tramite un pc, un tablet uno smartphone, se sarà ancora necessario lo rifaremo. Vorrei parlare sia della criticità sia delle cose positive perché spesso si parla solo di criticità. Dobbiamo aspettarci scontri nelle relazioni e questi servono a crescere. Ciò di cui abbiamo bisogno è un confine. Poi è ovvio che ultimamente ci sono mancati gli abbracci. Noi vorremmo che questo gruppo sia attivo e propositivo sugli argomenti che tratteremo. Gli incontri avranno cadenza mensile.”
Antonella Fugazzotto, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, si è detta felice di essere una mamma adottiva che cerca di ritagliarsi del tempo per essere qui a confrontarsi. “I problemi ci sono come quelli di tutti i genitori anzi a volte sono più grandi. Questo gruppo ci deve dare la forza di superare tutti gli ostacoli. Io sono qui per la mia professionalità, ma desidero anche formarmi. Dovremmo pensare più spesso a cosa vorremmo, a cosa vogliamo fare. Chi si vuole approcciare ad un percorso adottivo può capire se è portato. Ci sono molti ostacoli e molte adozioni falliscono. Un bambino non è un pacco postale e non può essere rimandato indietro, non può essere usato per colmare il desiderio di maternità.”
A questo punto è intervenuta nuovamente Giusy Picciolo sostenendo che i fallimenti avvenuti dovrebbero aiutare a che non ne possano accadere ulteriori. Ha quindi proposto di munire ciascuno dei genitori di carta e penna, ed a questi ultimi è stato chiesto quali fossero le loro aspettative da affidatari, esprimendo quindi il loro pensiero in forma anonima sul foglietto consegnato loro poco prima. I formatori hanno letto il contenuto dei bigliettini ed hanno sintetizzato il tutto in quattro parole: conforto, confronto, condivisione, relazionare. Sono state poste domande dai genitori ai formatori ed è stato ricordato ciò che la stampa ha riportato tempo fa ovvero il rifiuto di un figlio avuto con un utero in affitto. Magari se i protagonisti della vicenda fossero stati dentro un gruppo come il nostro avrebbero affrontato la situazione diversamente. In chiusura suor Marilena ha ribadito come si debba stare dentro in problema e non farsi annientare da esso, mentre Giusy Picciolo ha evidenziato il fatto che si debba imparare a comprendere che la vita non è solo felicità.
Un incontro inaugurale molto importante e potremmo dire fecondo quello tenutosi a Barcellona Pozzo di Gotto nel quale tante professionalità impegnate a sostegno del Gruppo delle famiglie adottive hanno posto le basi per affrontare al meglio il Percorso Formativo del prossimo anno in un confronto sempre più costruttivo.